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Doppio lutto ad Ostuni: nonna Pina e Donatella Nacci si spengono a poche ore di distanza

Prima nonna Pina, poi, poco prima di 24 ore dopo, va via anche Donatella Nacci. Il destino, a volte, tesse trame dolorose e difficili da comprendere. Ci sono lutti che scuotono un’intera comunità, lasciando sgomenti coloro che ne fanno parte. Ostuni piange un doppio lutto ravvicinato che ha coinvolto la famiglia Nacci-Albanese, lasciando senza parole amici, conoscenti e concittadini.

Venerdì scorso, all’età di 79 anni, si è spenta Giuseppa Albanese, per tutti “Nonna Pina”. Il suo funerale era stato fissato per il giorno successivo, ma il destino ha voluto che poche ore dopo la sua scomparsa si spegnesse anche sua nipote Donatella, di soli 32 anni. Un legame profondo le univa in vita, fatto di affetto, sostegno reciproco e una lotta condivisa contro la malattia. Donatella, giovane madre di Ludovica, una bambina di sette anni, ha affrontato il suo percorso con una forza straordinaria trovando sempre in sua nonna un porto sicuro.

“Nonna Pina è andata in cielo per accogliere Donatella, affinché fosse festa”, si legge nel manifesto funebre, una frase che racchiude la delicatezza di un destino che sembra averle volute ancora insieme, anche oltre la vita. Di fronte a una perdita così grande, la famiglia ha deciso di rinviare il funerale di nonna Pina per celebrare insieme quello di entrambe. Un ultimo viaggio condiviso, un addio che si è trasformato in un momento di unione e di vicinanza.

I funerali si sono tenuti ieri pomeriggio nella chiesa di San Francesco, gremita di persone. La comunità ostunese si è stretta nel dolore, unita nella commozione di una storia definita da molti “surreale”. Durante l’omelia, don Maurizio Caliandro ha pronunciato parole che hanno toccato i presenti: «Come Nonna Pina attendeva gli atleti al traguardo, così ha atteso sua nipote Donatella al traguardo del paradiso».

Donatella viene ricordata come una giovane donna dal cuore grande, sempre pronta a portare luce e allegria nella vita di chi la circondava. Nonostante la malattia, non aveva mai perso il suo sorriso e la sua dolcezza. «Il tuo sorriso e la tua dolcezza hanno scaldato il cuore di chi ti ha conosciuta – scrive la sua famiglia in una toccante lettera – eri sempre pronta a stare con gli altri, a condividere momenti gioviali e leggeri. Poi un giorno la vita ti ha imposto di trasformarti in una guerriera e tu hai lottato con tutte le tue forze, solo per il bene della tua gioia più grande: tua figlia Ludovica. Ciao “Scrascia“».

E poi c’era Nonna Pina, un’istituzione per l’Atletica Città Bianca. Non era solo una tifosa, ma un punto di riferimento per gli atleti ostunesi. Con il suo zaino sempre pronto, custodiva con premura ogni oggetto dei ragazzi: giacche, telefoni, chiavi. Ma più di ogni altra cosa, dispensava sorrisi, parole di incoraggiamento e un affetto incondizionato. Accompagnava gli atleti ovunque, in tutta Italia, e ogni corridore sapeva che, qualunque fosse stato il risultato finale della gara, al traguardo avrebbe trovato il suo sorriso. Che fosse sotto il sole cocente o sotto la pioggia battente, lei era sempre lì, alla partenza e all’arrivo, con la passione di chi vive lo sport come una famiglia.

Ora il destino ha voluto riunire Pina e Donatella. Nonna e nipote, legate nella vita e oltre la vita. Il dolore si fa doppio, ma così anche il cordoglio e la solidarietà di un’intera comunità che si stringe attorno alla famiglia Nacci-Albanese. Ostuni, ferita da questa doppia perdita, ha risposto con un abbraccio collettivo, dimostrando affetto e vicinanza a chi oggi piange due anime che non potevano stare lontane.

Forse è così che dobbiamo immaginarle adesso: Donatella con il suo sorriso luminoso, libera dal peso della sofferenza, capace di scaldare ogni cuore; e Nonna Pina con lo zaino in spalla, pronta a prendersi cura di chiunque arrivi al traguardo, come ha sempre fatto. Un legame indissolubile, che nemmeno la morte è riuscita a spezzare.

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